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In spiaggia attenzione all’igiene delle parti intime (anche nei piccoli)

 

La sabbia e il sudore possono favorire la comparsa di irritazioni che, se non curate, rischiano di dar luogo a infezioni. Ecco come prevenire e affrontare il problema

La spiaggia è un “paradiso” per i bambini, ma richiede molta attenzione da parte di mamme e papà. I piccoli rischiano di stare troppo al sole (fondamentale l’uso di creme solari ad alta protezione e cappelli) e anche il mare nasconde delle insidie, 

Ma non solo. Molti genitori si trovano a dover affrontare problemi legati alle parti intime delle figlie femmine. La spiaggia è libertà, anche dai vestiti, ma è fondamentale prendere delle precauzioni per evitare brutte sorprese legate al contatto continuo con la sabbia e il costume da bagno.

 

Vietato trattenere la pipì

«Al mare le irritazioni vaginali sono abbastanza frequenti - spiega la responsabile dell’Unità operativa complessa di Dermatologia all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma -. I costumi sintetici non fanno traspirare la pelle e trattengono il sudore. Inoltre in spiaggia i bambini sono concentrati sul gioco tanto che spesso dimenticano lo stimolo della pipì. Questo crea due tipi di problemi: da un lato alcuni gocce di pipì possono finire sul costume restando così a contatto con la pelle, e questo è dannoso perché l’urina produce ammoniaca. Dall’altro trattenere lo stimolo porta a una difficoltà a fare pipì anche quando si va poi in bagno. In altri casi le bambine fanno pipì di corsa senza poi asciugarsi: anche questo è un comportamento errato perché il costume resta bagnato».

 

Creme emollienti e all’ossido di zinco

Cosa fare se compare l’irritazione? «È importante affrontare subito il problema - spiega l’esperto, perché se la dermatite viene trascurata può dare luogo a un’infezione dovuta a batteri o funghi, che deve essere curata con farmaci. Se invece il genitore è attento, solitamente si risolve tutto nel giro di 2-3 giorni senza la necessità di rivolgersi a un medico. Nel caso di irritazione (che corrisponde alla dermatite da pannolino nei bambini piccoli), la terapia è molto semplice: oltre a curare molto bene l’igiene della parte interessata, si può usare una semplice crema emolliente e una crema all’ossido di zinco, oltre eventualmente a un antinfiammatorio locale non cortisonico, tutti prodotti acquistabili in farmacia senza ricetta. Se dopo un paio di giorni la situazione non migliora è necessario rivolgersi a un pediatra o a un dermatologo».

 

Cambiare spesso il costume da bagno

Che cosa fare invece per prevenire il problema? «Come dicevo, è fondamentale curare al massimo l’igiene insegnando alle bambine a non trattenere mai la pipì e ad asciugarsi bene dopo averla fatta, oltre a lavare le mani. Se il genitore ha il dubbio che questi passaggi non vengano fatti al meglio, la soluzione è cambiare spesso il costume da bagno e fare risciacqui frequenti, magari ricorrendo alle docce presenti nello stabilimento. Sarebbe bene evitare di far sedere i bambini direttamente sulla sabbia, cercando di metterli sempre su un asciugamano. E consiglio di non lasciarli mai nudi (nemmeno i più piccoli), perché il costume è un fattore di protezione. La sabbia infatti entra nelle pieghe e rischia di rimanervi a lungo: essendo granulosa, è irritante per la pelle. Al contrario, non si deve temere l’acqua del mare, che non è da annoverare tra le cause di infiammazione intima».

 

Più rischi per chi soffre di allergie

Alcuni bambini sono più predisposti al problema? «Il tipo di pelle ed eventuali malattie possono rappresentare dei fattori di rischio. Per esempio, i piccoli che hanno predisposizione alle allergie si irritano più facilmente, così come se hanno la pelle secca o piccole lesioni cutanee. Inoltre nei diabetici l’irritazione si trasforma più spesso in infezione.

 

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